L’ansia pre-esame è una difficoltà seria a cui molti studenti universitari vanno incontro. Non è semplice trovare un equilibrio tra lo stress di una prova e il rilassamento generato dalla sicurezza di aver studiato. Spesso le motivazioni sono da ricondurre alla consapevolezza di una non perfetta preparazione. È chiaro che se il tempo dedicato allo studio è inferiore al necessario per superare l’esame dobbiamo essere realisti ed ammettere a noi stessi che ciò che ci blocca non è lo stress bensì la nostra poca applicazione.
In molti altri casi, però, l’ansia pre-esame deriva da fattori non riconducibili alla preparazione di una prova. Si parla di insicurezza, paranoia, difficoltà a gestire lo stress, forme di vergogna e cattive esperienze passate. Quanto spesso senti parlare di persone che si portano dietro una cattiva esperienza durante un esame, come una spada di Damocle, che compromette la fiducia in se stessi per tutte le prove successive?
Imparare a gestire l’ansia da esame richiede grande forza di volontà e determinazione. Vediamo insieme come affrontarla efficacemente e vincerla.
Per calmare l’ansia il prerequisito fondamentale è riuscire a rilassare corpo e mente in funzione di un appuntamento sempre più vicino.
Curare la qualità dello studio: studiare bene è più importante di studiare tanto. Per fare ciò serve metodo e organizzazione. Più siamo in grado di recepire e rielaborare i concetti, più acquisiamo fiducia in noi stessi e padronanza degli argomenti. Il segreto per migliorare la qualità dello studio è stilare un piano organizzativo coerente con la mole di studio e il tempo a disposizione e rispettarlo con costanza.
Prendersi cura di sé stessi: mens sana in corpore sana dicevano i Latini. È stato dimostrato che la cura del proprio corpo ha importanti conseguenze sulle prestazioni cerebrali e sullo stato d’animo. Impariamo ad abbandonare le sessioni full immersion che portano a trascurare il movimento, l’alimentazione e il riposo. Impariamo a ritagliarci dei momenti per lo svago, per l’attività fisica e per il divertimento. Un altro aspetto fondamentale riguarda l’alimentazione sana, abitudine fondamentale per creare un equilibrio mente-corpo utile all’ottenimento di risultati di alto livello.
Gli argomenti presentati prima possono essere assolutamente inutili se non siamo in grado di mantenere la calma di fronte a professori ed esaminatori. Per questo motivo la capacità dialettica e l’intelligenza emotiva possono essere strumenti utilissimi al caso.
La figura dell’esaminatore: dobbiamo imparare a mantenere la calma, sempre. La figura che ci troviamo di fronte è per prima cosa una persona e come tale trova piacere in un dialogo stimolante e distintivo. Immagina quante volte il professore si sente ripetere le stesse cose e con lo stesso tono di voce titubante. Impariamo a raccontare ciò che conosciamo, a considerare l’esaminatore come un amico a cui stiamo raccontando qualcosa che ci ha colpito. La chiave è mostrare entusiasmo in quello che diciamo per risultare diversi agli occhi di chi ci ascolta.
Lavorare sulle soft skills: Prima parlavamo di capacità dialettica ed intelligenza emotiva. Si tratta di due “skill” molto utili non soltanto per il superamento degli esami ma anche per la quotidianità lontana dai banchi. La capacità dialettica si acquisisce con il tempo, con l’esercizio e con la lettura. Può sembrare scontato, ma per migliorare dobbiamo impegnarci e sacrificarci, anche quando non ne abbiamo voglia. L’intelligenza emotiva va sviluppata imparando a leggere i gesti che i nostri interlocutori si lasciano scappare. Dobbiamo imparare a comprenderli e ad assecondarli per mostrarci vicini al suo stato d’animo.
In questo modo abbiamo gettato le basi per un esame positivo, diverso e profittevole. Il resto è merito dello studio a cui ci dedichiamo e a un po’ di sana fortuna.